La Enoteca di Olbia “La Bottega del Vino” di Luigi Varchetta ha scelto di presentare alla sua…
Vendita vino biologico ad Olbia
Stai cercando una Enoteca di Vino biologico ad Olbia? Allora sei nel posto giusto. Infatti Enoteca La Bottega del Vino, in Via Barcellona 141 ad Olbia è lieta di offrirti un assortimento di vino biologico ad Olbia.
Quando si può definire un Vino Biologico?
In Italia è possibile utilizzare la definizione “vino biologico” solo dal 9 marzo 2012, dopo anni di sostanziale vuoto legislativo.
Prima di allora era possibile riferirsi solo a “vino prodotto con uve biologiche”, ovvero allevate secondo i metodi dell’agricoltura biologica, ma il processo di vinificazione non era disciplinato.
L’agricoltura biologica “è un sistema di coltivazione che ha l’obiettivo di conseguire una produzione agricola senza l’impiego di prodotti di sintesi e di organismi geneticamente modificati (OGM), utilizzando la fertilità del suolo, prodotti organici e favorendo la biodiversità” (fonte Onav).
La normativa vigente si riferisce ai regolamenti (CE) n. 834/2007, 889/2008, (UE) 271/2010, alla normativa nazionale D.M. 18354/2009 e al D.M. 8515. In questo contesto si colloca la viticoltura biologica, che fa riferimento sempre al regolamento CE n. 834/2007.
È previsto un periodo di conversione dall’agricoltura tradizionale a quella biologica della durata di 3 anni, passato il quale è possibile usare la definizione “vino biologico” e apporre il logo comunitario in etichetta.
I punti di maggior rilievo sono il divieto di usare prodotti chimici di sintesi e OGM o loro derivati. La vinificazione biologica disciplina dunque la produzione di vino biologico, prodotto con uve provenienti da coltivazioni biologiche (regolamento (CE) n. 834/2007), ed è normata dal Reg. (CE) n. 606/2009.
In ogni caso, l’azienda vitivinicola produttrice necessita di una certificazione di conformità da parte di un ente certificatore.
Certamente, all’interno dei limiti e delle disposizioni imposte dalle normative, ogni produttore biologico certificato, seguirà la propria condotta specifica, utilizzando le pratiche enologiche che più si avvicinano al concetto personale di “agricoltura sostenibile”.
Un produttore biologico può utilizzare circa la metà del numero di coadiuvanti, che può utilizzare da regolamento un produttore convenzionale. Il quantitativo di solforosa nei vini biologici, è stato uno degli argomenti più dibattuti dall’Italia, con la decisione finale da parte della UE, di limiti non accettati da parte di molti vignaioli italiani, perché considerati troppo alti. Dobbiamo ricordare che le condizioni climatiche del nostro paese, permettono di produrre vini con quantitativi di solfiti mediamente più bassi dei produttori d’oltralpe.
Il regolamento approvato ha posto i limiti di solforosa totale per i vini biologici rossi secchi a massimo 100 mg/l, mentre per i bianchi secchi sarà massimo di 150 mg/l.